Storia

Da oltre 80 anni al servizio degli iscritti

Il Regio Decreto 06 giugno 1939, n. 1305 istituisce l’ENASARCO (all’epoca ENFASARCO) quale gestore della prima e per molto tempo unica tutela previdenziale per gli agenti e rappresentati.

L’istituzione dell’Ente prende le mosse dall’ Accordo Economico Collettivo (AEC) per la disciplina del rapporto di agenzia e rappresentanza commerciale, firmato il 30 giugno del 1938, che dispone l’accantonamento dell’indennità di risoluzione del rapporto presso Enasarco, al riparo da ogni rischio di fallimento o insolvenza dell’impresa preponente. L’Ente a sua volta provvede alla capitalizzazione di questi accantonamenti dapprima mediante l’accensione di polizze presso l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni e dal 1951 mediante gestione diretta.

Con gli AEC del 1956 e del 1958 si giunge alla nascita del Fondo Previdenza, del Fondo Assistenza e del Fondo Indennità Risoluzione Rapporto, ciascuno con proprie caratteristiche e distinte finalità. Solo con la legge 22 luglio 1966, n. 613, che istituisce presso l’INPS l’assicurazione generale obbligatoria per gli esercenti attività commerciali, verrà riconosciuta natura integrativa, ma obbligatoria, alla previdenza Enasarco ai sensi dell’articolo 38 della Costituzione.

Con l’entrata in vigore della successiva legge 2 febbraio 1973, n. 12, il sistema previdenziale Enasarco si avvicina sempre di più a un sistema a ripartizione (dove la generazione in attività sostiene l’onere previdenziale della generazione pensionata), ma allo stesso tempo mantiene alcuni elementi ibridi derivanti dall’originario sistema a capitalizzazione (conti individuali e assenza di automaticità delle prestazioni).

Lo strumento legislativo si dimostra, però, troppo rigido rispetto ai cambiamenti economici e ai loro effetti in campo previdenziale avvenuti negli anni ’70, ’80 e ’90. Il Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, quindi, riordina i sistemi di previdenza obbligatoria, consentendo la “trasformazione in persone giuridiche private di enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza”. È uno dei passaggi fondamentali nella storia dell’Ente.

Due anni dopo, infatti, il Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’Enasarco, sulla base delle indicazioni offerte dalle Parti Sociali rappresentative degli agenti e delle imprese preponenti, trasforma l’Ente pubblico in Fondazione di diritto privato (con delibera del 27 novembre 1996, approvata dai Ministeri vigilanti il 16 giugno 1997).

Nel 1998 viene redatto un Regolamento delle Attività Istituzionali che, attraverso varie modifiche, nel 2004 determina il definitivo passaggio all’attuale sistema contributivo per il calcolo pensionistico.

Nel 2011 il decreto-legge “Salva Italia” obbliga gli enti previdenziali ad assicurare la sostenibilità finanziaria a cinquant’anni. Così, per rispondere a questa esigenza, il 1° gennaio 2012 entra in vigore un nuovo Regolamento delle attività istituzionali.  Per adeguarsi ai successivi interventi normativi presentati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (soprattutto in termini di ridefinizione dell’età pensionabile e applicazione del sistema contributivo “pro-rata”) la Fondazione interviene con ulteriori modifiche regolamentari.

Nel novembre 2012 i Ministeri vigilanti approvano il Bilancio Tecnico e riconoscono l’equilibrio e la sostenibilità di Enasarco per i successivi 50 anni.

Sulla scia del rinnovamento intrapreso e per garantire massima trasparenza gestionale, nel 2014 viene approvato il nuovo Statuto, ispirato a tre criteri-guida essenziali:

  • passaggio dalla formula della designazione dei componenti del CdA, affidata alle Parti sociali, all’elezione diretta – da parte degli iscritti in attività e delle aziende preponenti – dell’Assemblea dei delegati e, per suo tramite, dei Consiglieri di Amministrazione;
  • definizione, rigorosa e puntuale, dei requisiti di professionalità, competenza e onorabilità dei membri dell’Assemblea, del CdA e del Collegio di Sindaci;
  • gestione trasparente degli investimenti e del patrimonio.

L’introduzione di best practice per una gestione virtuosa porta la Fondazione, nel 2015, a essere la prima cassa di previdenza privatizzata a adottare il Regolamento per l’impiego e la gestione delle risorse finanziarie.

Il 2016 segna un passo storico nel processo di cambiamento perseguito dalla Fondazione Enasarco. Questo punto di svolta epocale avviene ad aprile, quando agenti e ditte mandanti hanno eletto per la prima volta i propri rappresentanti all’Assemblea dei delegati.

Nel 2020 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze approvano il Regolamento delle prestazioni assistenziali, con cui la Fondazione sostiene gli iscritti per situazioni di bisogno individuale, familiare e per l’esercizio e lo sviluppo dell’attività lavorativa. Nello stesso anno i Ministeri vigilanti approvano, inoltre, le modifiche al Regolamento delle attività istituzionali, compresa l’introduzione dell’articolo 5 bis, volto ad agevolare ingresso e permanenza dei giovani nella professione.

Nel 2021 la Fondazione ottiene la certificazione di qualità ISO 9001, dopo aver avviato un percorso finalizzato al miglioramento dei sistemi di gestione dei servizi secondo quanto previsto dagli standard normativi internazionali.

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