Infortuni: Inail nel 2010 +7,2% in incidenti nel lavoro notturno

Roma, 25 nov. (Adnkronos/Labitalia) – Tra l’una e le due e tra le cinque e le sei. Queste le ore piu’ pericolose per i lavoratori notturni, coloro che svolgono la propria attivita’ per almeno tre ore tra la mezzanotte e le sei del mattino. In questi orari, infatti, si concentrano circa la meta’ degli infortuni che riguardano i lavoratori della notte, e il dato resta costante negli ultimi cinque anni presi in considerazione, dal 2006 al 2010. Questo e’ quanto emerge dalla lettura dell’ultimo numero del mensile Dati Inail, che ha dedicato un dettagliato approfondimento alle caratteristiche degli infortuni e ai fattori di rischio per chi lavora quando la maggioranza della popolazione dorme.Nel 2010, secondo i dati Istat, i lavoratori notturni sono stati 1,9 milioni, l’8,5% del totale degli occupati. Le donne rappresentano il 28,6%, quota inferiore rispetto al 40,3% registrato per tutti i lavoratori. Fra gli occupati il 30% e’ impiegato esclusivamente in orario notturno, mentre il 70% e’ turnista (di questi i tre quarti hanno lavorato di notte una sola volta nel corso del mese).Gli infortuni notturni avvenuti nel 2010 sono stati 19.565, 1.317 in piu’ rispetto al 2009, pari a un aumento del 7,2%, in controtendenza rispetto al calo registrato nei due anni precedenti. L’incremento delle denunce ha riportato il fenomeno ai livelli del 2006 e 2007 e si spiega con la lenta ripresa delle attivita’ notturne nel settore industriale.

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