Scuola: rapporto Istat ‘Noi Italia 2012′, in Italia spesa piu’ bassa che in Europa

Roma, 19 gen. (Adnkronos) – L’Italia, rispetto al resto d’Europa, spende meno degli per istruzione e formazione. E’ quanto rilevato da ‘Noi Italia’, rapporto nel quale l’Istat racchiude ‘100 statistiche per capire il paese in cui viviamo’. In Italia, infatti, l’incidenza della spesa pubblica in istruzione e formazione sul prodotto interno lordo e’ pari al 4,8 per cento (anno 2009).Per l’Italia il valore dell’indicatore e’ inferiore rispetto al valore medio dell’Ue27 (5,6 per cento) e a quello di molti paesi dell’Ue15, ma superiore a quello della Germania. Gli altri paesi piu’ distanti dalla media comunitaria sono Romania, Slovacchia, Bulgaria e Grecia, che presentano tutti valori al di sotto del dato medio europeo di almeno un punto percentuale. Tra gli Stati membri che stanziano piu’ risorse, in percentuale del Pil, per l’istruzione e la formazione vi sono Danimarca (8,0 per cento), Svezia (7,3 per cento), Cipro (7,1 per cento), Estonia, (7,0 per cento) e il Regno Unito (6,9 per cento).Il rapporto evidenzia poi come nel nostro Paese, nel 2010, il 45,2 per cento della popolazione tra i 25 e i 64 anni di eta’ ha conseguito come titolo di studio piu’ elevato la licenza di scuola media (denominata ”scuola secondaria di primo grado” nella ”riforma Moratti”, varata con la Legge n. 53 del 2003). Nel periodo 2004-2010 il livello di istruzione della popolazione adulta mostra un progressivo, ancorche’ contenuto, miglioramento, pari a circa un punto percentuale all’anno.

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