Lavoro: Fondazione Studi Consulenti, come dare ‘diritto di precedenza’ in assunzioni

Roma, 10 feb. (Adnkronos/Labitalia) – Se il datore di lavoro decide di assumere personale a tempo pieno, ci sono delle regole da rispettare nei confronti dei preesistenti contratti part time dell’azienda, e occorre stabilire il ‘diritto di precedenza’ all’assunzione, analizzando tre parametri fondamentali: la norma di legge (dlgs 61/2000 e successive), il contratto collettivo di lavoro applicato e il contratto individuale di lavoro sottoscritto fra le parti. Lo spiega la Fondazione Studi consulenti del lavoro nel parere n.3 emesso oggi.Bisogna pero’, aggiungono i consulenti, anche fare riferimento al momento in cui le nuove assunzioni sono state effettuate e verificare se i contratti individuali prevedono tale diritto. Per le nuove assunzioni effettuate prima del 10 settembre 2003, infatti, il diritto di precedenza di trasformazione da part time a full time era tutelato per legge nel caso di nuove assunzioni a tempo pieno. Nel caso di nuove assunzioni a tempo parziale, era previsto solo l’obbligo di informazione e l’eventuale rifiuto andava adeguatamente motivato.Per le nuove assunzioni effettuate fra il 10 settembre 2003 e il 31 dicembre 2007, il diritto di precedenza per la trasformazione da part time a full time in caso di nuove assunzioni a tempo pieno opera solo se previsto dal contratto individuale. In caso di di nuove assunzioni a tempo parziale, resta un obbligo di informazione per il datore di lavoro che va attuato secondo le previsioni del contratto nazionale di lavoro. Viene eliminato l’obbligo di motivare adeguatamente il rifiuto.

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