2013: il nuovo corso Enasarco

Il nuovo corso Enasarco

Alla fine del 2012 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Enasarco ha affermato la necessità di una maggiore divisione di compiti e responsabilità tra la funzione d’indirizzo e di alta amministrazione, facente capo agli Organi, e la funzione di gestione operativa facente capo agli Uffici e ai Servizi.

Non a caso, perciò, le prime manifestazioni di tale scelta sono state l’attribuzione della funzione di Direttore Generale a un dirigente della stessa Fondazione e la ridefinizione e semplificazione dell’organigramma aziendale quale strumento, innanzitutto, di maggiore responsabilizzazione dell’intera struttura dirigenziale.

Negli stessi mesi, però, è emersa in tutta la sua ampiezza anche l’esigenza di fronteggiare un numero rilevante di criticità e bisogni di cambiamenti impellenti, che si sono prodotti come effetti attuali sia di cause remote sia della più recente crisi economica.

Su queste premesse è iniziato l’anno 2013.
Un anno di grandi innovazioni e di rilevante impegno per la vita della Fondazione Enasarco.

L’efficienza dei servizi e la trasparenza di azioni e decisioni sono stati gli obiettivi indicati all’intera struttura, quali presupposti indispensabili per ogni successiva azione di risanamento, di crescita e di sviluppo in ogni ambito operativo della Fondazione. E tali obiettivi sono stati perseguiti con attenzione e determinazione costanti.

Nel corso dell’anno gli uffici hanno elaborato, pianificato e avviato circa 60 progetti e di questi circa 20 sono stati portati a compimento nel corso dello stesso 2013 mentre i restanti saranno quasi tutti ultimati nel corso del 2014, secondo i cronoprogrammi realizzati per ogni progetto.

Tutte le innovazioni progettate e avviate sono state ideate da alcuni, pianificate da altri e realizzate da altri ancora ma, comunque, con impegno e determinazione quasi unanimi della dirigenza e dei lavoratori e, in molti casi, con spirito di sacrificio ammirevole, anche più ampio di quanto richiesto o solo auspicato.

Si tratta, però, solo di un primo passo sulla strada dell’efficienza, qualità dei servizi e lotta agli sprechi che l’intera Fondazione ha intrapreso e che gli uffici porteranno avanti con la consapevolezza del grande valore umano e sociale del lavoro e della previdenza, per gli agenti di commercio e per tutti noi.

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