Investimenti, progetti e nuovo Statuto

La Fondazione Enasarco ha introdotto una serie di misure per autoregolamentarsi e ha approvato un nuovo Statuto che rappresenta una svolta storica: metterà gli iscritti al centro e darà loro la possibilità di eleggere i propri membri nel Consiglio di Amministrazione. Abbiamo chiesto al direttore generale Carlo Bravi di raccontarci come è cambiata la Cassa degli agenti sotto la sua guida e quali sono le iniziative in cantiere per quest’anno.

Direttore, può fare un primo bilancio di questi due anni in cui è alla guida della Fondazione?

Abbiamo voluto mettere gli agenti di commercio al centro e abbiamo fatto uno sforzo per far percepire che le misure intraprese sono nel loro interesse: tutto ciò ovviamente non poteva non passare attraverso una riorganizzazione al nostro interno.

Tra le novità degli ultimi mesi, la più rilevante è senz’altro l’approvazione del nuovo Statuto da parte del CdA…

Nel processo di ristrutturazione della governance rientra la riforma statutaria, ovvero la gestione pratica della Cassa, per far sì che gli agenti potessero partecipare attivamente alla vita della Fondazione fino ad arrivare a influenzarla con modalità nuove rispetto al passato.

Il CdA ha puntato sulla rappresentatività per favorire la democrazia. L’attuale Statuto inoltre interviene concretamente sia sugli organi di indirizzo sia sui singoli uffici, facendo chiarezza anche sul tema delle responsabilità. (…)

Liquidità, trasparenza e diversificazione sono le tre linee-guida degli investimenti. Ce ne può parlare?

Abbiamo ristrutturato almeno l’80% del nostro patrimonio mobiliare (rispetto al quale alcune scelte di investimento risalivano all’inizio degli anni Duemila) rinegoziando anche le percentuali di commissione sulle provvigioni dei vari gestori finanziari a cui ci siamo affidati. In primis, abbiamo voluto rimettere ordine per prevenire possibili criticità future. Una problematica emersa, ad esempio, era quella di un’eccessiva concentrazione a livello decisionale affidata a poche figure-chiave: con il nuovo Regolamento delle attività finanziarie ciò non è e non sarà più possibile, grazie anche alle procedure certe e definite di cui ci siamo dotati.

Cosa possono aspettarsi i nostri iscritti per quest’anno?

Ci impegneremo per accrescere ulteriormente la qualità dei servizi e per garantirne la massima trasparenza nell’erogazione. In tal senso, stiamo per pubblicare sul sito www.enasarco.it la sezione “Cassa previdenziale trasparente” e, a breve, il Bilancio Sociale 2014. Per ciò che riguarda le prestazioni erogate, confermeremo quelle introdotte nel 2014 e miglioreremo ulteriormente la polizza assicurativa. Già dallo scorso anno, con l’indennizzo forfettario abbiamo eliminato una conflittualità tra agente e compagnia sulla valutazione dei giorni di degenza domiciliare. Dopo qualche iniziale difficoltà informatica e sull’entità delle franchigie, ora stiamo avendo riscontri positivi e manterremo quest’impostazione. Continueremo ad applicare una politica di sana gestione, di mantenimento dei costi ed eliminazione degli sprechi per aumentare le prestazioni erogate ai nostri iscritti: ogni risparmio ci consente di liberare nuove risorse da destinare alla categoria.

* È possibile leggere la versione integrale dell’intervista sul numero 18 di Enasarco Magazine.

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