Rassegna stampa – in vigore il decreto per l’Ape volontario

Pensioni: in vigore il decreto per l’Ape volontario ma resta da definire il costo, di Matteo Prioschi (Il Sole24Ore del 18/10/2017)

È in vigore da oggi il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 4 settembre che attua l’Ape volontario, ma purtroppo per i lavoratori interessati all’anticipo dal punto di vista pratico non cambia molto. Il percorso per rendere realtà la possibilità di smettere di lavorare a partire dai 63 anni, percependo un assegno ponte in attesa della pensione, non si è ancora concluso.

Mancano all’appello gli accordi quadro, tra i ministeri dell’Economia e del Lavoro da una parte e Abi e Ania dall’altra, relativi alle caratteristiche del finanziamento con rimborso ventennale e alla polizza caso morte che costituiscono i tasselli finanziari fondamentali dell’anticipo. Secondo il Dpcm in vigore da oggi, le intese devono essere perfezionate entro 30 giorni. Ma sempre stando alle previsioni normative, l’Ape volontario sarebbe dovuto partire il 1° maggio.

Tuttavia proprio gli accordi quadro sono un passaggio fondamentale per definire il costo dell’intera operazione, e di conseguenza gli oneri a carico di chi fruirà dell’Ape volontario. L’anticipo si basa infatti su un prestito: a fronte di 63 anni di età e almeno 20 anni di contributi, i lavoratori potranno chiedere un assegno ponte che sarà erogato fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia (a 66 anni e 7 mesi l’anno prossimo). Tale importo dovrà essere restituito in un massimo di 20 anni con trattenute mensili sulla pensione (tranne che sulla quattordicesima), una volta che la stessa sarà erogata. (…)



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