n.12 (settembre-dicembre)

 

2013, anno di svolta. La “nuova Enasarco” è cominciata

A volte, nella vita delle persone come delle istituzioni, quello che non accade in tanti anni, si produce in pochi mesi. È stato – è – così anche per la nostra Fondazione. Nel volgere degli ultimi 365 giorni, in Enasarco si è determinato un cambiamento di indirizzo e di gestione senza precedenti, una trasformazione che ha valorizzato quello che di positivo e di valido era stato già avviato o era parte integrante della migliore tradizione dell’istituzione. Ma anche una trasformazione che, invece, ha tagliato tutto ciò che di improduttivo o poco trasparente si era sedimentato nel corso dei decenni. Non si tratta qui e ora di dipanare, in un lungo elenco, le decine di misure, interventi e soluzioni nuove assunte dal Consiglio di Amministrazione e attuate dal management della Fondazione, ma, nondimeno, ci sembra utile dare il senso della complessiva autoriforma in corso proponendovi le grandi aree nelle quali si è svolta e si sta svolgendo la strategia di rinnovamento.

Il primo ambito di azione ha riguardato e riguarda la maggiore efficienza ed efficacia dei processi e dei servizi offerti da Enasarco. Rientra nel raggio di intervento accennato – a titolo esemplificativo – innanzitutto la Carta dei servizi che certifica i tempi di definizione e liquidazione delle prestazioni: da un lato un impegno per la Fondazione stessa, che deve rispettare i limiti fissati, dall’altro una garanzia per i cittadini-utenti, che devono vedere soddisfatte le proprie legittime richieste in un tempo ragionevole o ricevere adeguate spiegazioni sulle cause di eventuali ritardi. Ma, sempre nella stessa ottica e direzione, rientra anche la revisione della “polizza agenti”.

Il secondo ambito tocca la trasparenza delle scelte e dei meccanismi decisionali che sovrintendono ad esse. Il riferimento è in primo luogo a quell’insieme di nuove regole – fissate in specifici e innovativi regolamenti – che presiedono al delicato settore della finanza. Un corpus compiuto e organico di strumenti e misure, di reti di controllo e procedure, rivolto non solo a impedire rischi di perdite su investimenti mobiliari, ma anche a verificare ed eliminare possibili conflitti di interesse.

Non meno di rilievo anche l’azione rivolta alla riorganizzazione interna della Fondazione, con la definizione del nuovo organigramma e delle relative e connesse funzioni e responsabilità, mansioni e compiti, per dirigenti, quadri e impiegati.
Il 2013, dunque, un anno di svolta per la Fondazione: una svolta sancita anche dall’adesione all’Adepp (l’Associazione delle casse privatizzate) e dalla realizzazione di un seminario sulla governance degli investimenti delle casse che ha visto Enasarco alla testa di un processo di rinnovamento che riguarda tutti gli enti previdenziali.