n.32 (giugno)

 

Quest’anno, tra gli altri eventi sportivi di rilievo, ci saranno le Olimpiadi in Brasile e i campionati europei di calcio in Francia. Abbiamo preso spunto da queste ricorrenze quadriennali per analizzare l’apporto del movimento sportivo tout court all’economia del nostro Paese. Lo sport è un fattore di sviluppo e, se sì, quale contributo apporta alla crescita economica?

Ne abbiamo parlato con il capo del movimento italiano, Giovanni Malagò, che in qualità di presidente del Coni ci racconta lo stato attuale prima della partenza della nostra delegazione per Rio.

In Italia spesso sport è sinonimo di calcio: ma non c’è solo il pallone rotondo, ecco quindi che abbiamo voluto fare una fotografia alle “Cenerentole”, tutti quegli sport impropriamente definiti minori, in particolare indagando il rapporto tra numeri di praticanti e risorse a disposizione.

E proprio a cominciare dalle possibilità – in alcuni casi dalle difficoltà – di praticare abbiamo passato in rassegna i numerosi casi di atleti azzurri che sono al tempo stesso appartenenti ai vari corpi di polizia o esercito, per capire che il contributo della Forze dell’ordine in questo settore è per certi versi sorprendente.

Un mito della scherma, Valentina Vezzali, ci racconta la sua esperienza, il suo punto di vista e i valori che lo ispirano, mentre i dati sul rapporto tra sport e Pil e un confronto tra gli iscritti delle principali Federazioni ci permette di completare il quadro della situazione.

Infine tre importanti autofocus: i risultati definitivi delle elezioni per l’Assemblea dei delegati, i dati del Bilancio consuntivo 2015, approvato dal CdA lo scorso aprile, e un approfondimento sulle prestazioni integrative che scadranno a giugno.

Buona lettura.