n.4 (gennaio-aprile)

 

Il servizio, la trasparenza

Questo quarto numero di Fondazione Enasarco Magazine si compone, fondamentalmente, di due “speciali”. Il primo è dedicato alla riforma del Regolamento delle attività istituzionali della Fondazione, vale a dire al sistema di norme che ne regola il rapporto con gli iscritti e – dunque – la missione stessa. Si tratta di un argomento sulla cui importanza, perciò, appare superfluo spendere eccessive parole. Vale però la pena di dire che le pagine che seguono costituiscono, non certo da sole, un piccolo esempio della trasparenza adottata come modus operandi da una Fondazione che spiega le sue scelte, le contestualizza, le discute quando necessario.
Il secondo “speciale” riguarda invece le convenzioni riservate agli agenti di commercio e ai loro familiari in materia di soggiorni termali e climatici in molte decine di località disseminate in tutto il Paese: anche queste, a ben guardare, pagine di servizio, che oltretutto ci ricordano che è passato un anno dalla prima uscita di questa rivista, il cui primo numero ospitava infatti le convenzioni del 2010. A queste due componenti di primo piano, che occupano grandissima parte del giornale, abbiamo dovuto sacrificare per una volta alcuni dei diversi contributi che compongono abitualmente la nostra scaletta, dai “profili” sull’attività di vendita di questa o quell’azienda, ai vari articoli che si cimentano nel racconto del quotidiano di un agente di commercio del terzo millennio. Per tutto questo, comunque, l’appuntamento è ai prossimi numeri.
Resta giusto lo spazio, in queste pagine, per alcune necessarie precisazioni in merito ad alcune polemiche in cui si vorrebbe vedere coinvolta la Fondazione, oggi impegnata in una gestione del proprio patrimonio immobiliare improntata a criteri cristallini e regole uguali per tutti. È anche questa una questione di trasparenza, che la Fondazione certamente deve all’opinione pubblica, ma che prima ancora sente di dovere a se stessa, all’orgoglio delle persone che vi lavorano, alla serenità delle sue centinaia di migliaia di iscritti.