n.6 (settembre-dicembre)

 

Il futuro in primo piano

A sfogliare con attenzione questo numero di Fondazione Enasarco Magazine, si potrà notare che la sezione denominata Primo piano – quella che apre il giornale, e che ospita i contenuti di principale rilevanza – occupa quasi la metà delle pagine che lo compongono.
Ci piace cogliere, in questa abbondanza, un buon segno: un indicatore di attività e fermento per una realtà che pone appunto in primo piano – nessun dubbio su questo – il futuro dei propri iscritti. La scaletta che vi proponiamo mette insomma nero su bianco, letteralmente, il fatto che abbiamo tanto da fare e tanto da dirvi. E i suoi ingredienti fotografano, come è compito di questo giornale, il presente di Enasarco, sempre più focalizzato sul core business previdenziale.
Gli argomenti che incontrerete vanno infatti, tutti e ciascuno, in una stessa direzione, che è quella di una Fondazione che è schierata con ogni sua energia dalla parte degli agenti. Questa è la ratio che sottosta all’elaborazione, e oggi alla messa in opera, del nuovo Regolamento delle Attivita Istituzionali, questo l’obiettivo del nuovo Consiglio di Amministrazione, insediatosi di recente nel segno di un rinnovamento vissuto in continuità con l’importante azione di cambiamento avviata dalla Fondazione nel corso della precedente Consiliatura.
E questo è pure, nella scelta di trasparenza che necessariamente accompagna una gestione orientata al bene comune, ciò che sebbene in sintesi racconta la presentazione dei dati del nostro Bilancio. Non fa eccezione, in questo quadro, l’articolo che dà conto dei primi risultati concreti del Piano di dismissione del patrimonio immobiliare di Enasarco, con tutta evidenza volto ad amministrare in modo sempre più lineare e producente i soldi della Cassa. Quattro temi – Regolamento, CdA, Bilancio, Dismissioni – un solo orientamento: quello di continuare a essere, anche nelle tempeste di una congiuntura nazionale che forse è ancora poco definire febbrile, un saggio e affidabile amministratore del nostro e vostro futuro. Immaginandoli, in definitiva, come un tutt’uno.