Bilancio consuntivo 2015: oltre 240 milioni di euro di risultato positivo reale

Approvato il Bilancio 2015: 107 milioni di euro di avanzo economico, 134,8 milioni accantonati, per un totale di oltre 240 milioni di euro di risultato positivo «reale» 

 Il mandato del Consiglio di amministrazione in carica si chiude con un più 76 per cento rispetto al risultato registrato nel 2011, all’inizio della consiliatura

 Dichiarazione di Brunetto Boco, Presidente della Fondazione: «Siamo davvero soddisfatti del risultato con cui chiudiamo il bilancio 2015 e l’intero mandato del Consiglio di amministrazione uscente. E’ per noi motivo di orgoglio approvare i conti di Enasarco che oggi presentiamo: è in questi numeri la dimostrazione di una gestione efficiente, trasparente, sana e determinata, quale abbiamo garantito in questi anni. E’ con animo sereno e con limpida coscienza che possiamo affermare di aver raggiunto ed esaurito la nostra missione. E, per quello che mi riguarda, il mio diretto impegno come Presidente. Ringrazio tutti coloro che ai vari livelli di responsabilità hanno contributo a assicurare e valore e futuro alla previdenza e al welfare degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari».

Oggi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Enasarco, che gestisce la previdenza e l’assistenza degli agenti e dei rappresentanti di commercio, ha esaminato e approvato il Bilancio consuntivo 2015 che si chiude con un avanzo economico pari a 107 milioni di euro, in crescita rispetto al 2014 di euro 15 milioni (+16%).

L’avanzo del 2015 è già diminuito di euro 2 milioni che costituiscono la somma destinata preventivamente al Fondo FIRR, il Trattamento di fine rapporto degli iscritti e di euro 134,8 milioni che costituiscono l’accantonamento della plusvalenza immobiliare d’apporto ad un fondo rischi del passivo. Considerato tale accantonamento, il risultato di esercizio sarebbe stato ancora più brillante perché positivo di oltre euro 240 milioni, con un +76% rispetto al risultato registrato nel 2011, all’inizio del mandato di questo Consiglio d’Amministrazione.

I risultati di bilancio conseguiti sono importanti, rappresentano la misurazione dell’efficacia delle scelte operate in questi anni da questo Consiglio di Amministrazione in vari ambiti, da essi traspaiono gli effetti di una politica di gestione volta alla sostenibilità del sistema previdenziale Enasarco, alla gestione ottimale del patrimonio, al miglioramento dei servizi ed al potenziamento dei sistemi di governance aziendale.

Positivi i risultati conseguiti nella gestione istituzionale che evidenzia complessivamente un saldo di +86,6 milioni di euro, a fronte dell’avanzo di +53 milioni di euro del 2014 e di quello del bilancio tecnico 2014 previsto in euro +49 milioni. Ma il risultato più importante è rappresentato dal saldo della gestione previdenziale che, a partire dal 2015, assume il segno positivo con entrate previdenziali che finanziano la spesa per prestazioni (+6 milioni di euro).

Perseguendo il generale principio dell’economicità, le spese di funzionamento rimangono sostanzialmente invariate e sono totalmente coperte dal saldo della gestione istituzionale, con un avanzo operativo di +47,4 milioni di euro, contro 14,4 milioni di euro del 2014 (+230%). I risparmi realizzati non hanno intaccato l’efficacia dei servizi all’utenza, comunque migliorati, come dimostrano i nuovi servizi disponibili nell’area riservata.

Positivi i risultati nell’ambito della gestione del patrimonio.

I proventi finanziari lordi sono passati dagli euro 65 milioni del 2014 (ordinari e straordinari) agli oltre euro 101 milioni del 2015, consolidando un +55%. I nuovi investimenti, pur avendo un peso di circa il 19% del patrimonio mobiliare della Fondazione, hanno prodotto un flusso di proventi pari a circa euro 78 milioni. Il patrimonio liquido è passato dal +5% del 2011 al +27% del 2015, mentre il valore complessivo del patrimonio della Fondazione espresso al fair value è cresciuto di oltre il 5,3% rispetto al 2011.

Per ciò che riguarda la gestione della dismissione immobiliare nel 2015, nonostante la pesante crisi del mercato creditizio, sono state dismesse oltre 2.500 unità immobiliari, per un valore di bilancio pari a circa 307 milioni di euro ed una plusvalenza netta complessivamente pari ad oltre euro 194 milioni. Di questa plusvalenza, euro 59 milioni si riferisce al provento sulle vendite effettuate mediante rogito agli inquilini, dunque totalmente incassata, mentre euro 135 milioni circa, si riferisce alla plusvalenza realizzata sulle operazioni di apporto ai fondi delle unità immobiliari invendute. A partire dal 2014 la plusvalenza da apporto viene accantonata in un apposito fondo del passivo, annullando così ogni effetto economico che è rimandato al momento in cui il provento verrà monetizzato. Infatti, alle plusvalenze sopra menzionate, si aggiungono euro 7 milioni monetizzati dai Fondi Enasarco Uno e Due nel 2015.

Il rendimento complessivo del patrimonio della Fondazione (mobiliare ed immobiliare), realizzato al 31 dicembre 2015 è risultato pari a +3,7% lordo per poi scendere al +1,2% al netto di costi ed oneri fiscali (3,2 % se non si tenesse conto dell’accantonamento al fondo delle plusvalenze da apporto immobiliare).

Il Bilancio consuntivo 2015 evidenzia, ancora, il contenimento delle spese per consumi intermedi. La Fondazione, ottemperando al disposto del D.L. 95/2011, ha versato alle casse dello Stato 701 mila euro.

Da sottolineare per la sua rilevante importanza l’esito positivo per la Fondazione del contenzioso contro Lehman Brothers. Dopo la positiva sentenza inglese del 12 maggio 2015, anche nel giudizio in Svizzera è stato riconosciuto il 100% della pretesa creditoria vantata da Enasarco nei confronti di LBF, pari ad oltre 67 milioni di franchi svizzeri, ovvero 61 milioni di euro.

«Giunti ormai alla fine di questo mandato _ conclude il Presidente Brunetto Boco – possiamo affermare che tutti gli obiettivi fissati sono stati traguardati, gli impegni assunti sono stati ampliamente onorati, tutto quello che poteva essere fatto per il bene della categoria è stato compiuto. Su questa strada, tracciata dal Consiglio d’Amministrazione uscente, dovrà e potrà compiere i prossimi passi chi sarà eletto direttamente dai nostri iscritti. Ci auguriamo che possa gestire la Fondazione con la stessa trasparenza, lo stesso rigore e con la stessa determinazione che ci hanno caratterizzato in questi anni, operando da garanti delle regole e delle norme statutarie, tenendo fermo l’unico punto di arrivo, il futuro previdenziale dei nostri iscritti».

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