Omar Battiston è un personaggio unico. Padre di tre figli, rispettivamente di 8, 14 e 17 anni, è consulente finanziario dal 1994 e consigliere con delega allo sport al comune di Pasiano di Pordenone – “La differenza tra un assessore e un consigliere delegato è che nel secondo caso lavori gratis” scherza al telefono, nel raccontarci le sue tante occupazioni e la sua passione per lo sport. La sua giornata tipo passa da Pasiano di Pordenone, dove vive con la sua famiglia, a Oderzo, che è il comune dove c’è il suo ufficio. “Seguo oltre 400 clienti, ma forse preferisco dire 250 famiglie. Lavoro per Banca Mediolanum da 23 anni, anche se la professione è molto cambiata negli ultimi anni e si è un po’ troppo burocratizzata. Oggi come oggi passiamo quasi la metà del tempo a sistemare dati anagrafici, tutti i dettagli dell’antiriciclaggio e profili personali”.
Nei mille impegni che contraddistinguono le sue giornate c’è però spazio per una passione straordinaria. Omar infatti è uno scrittore. Ha una pagina Facebook dove posta dei video che riscuotono successo e tante condivisioni. Ma soprattutto al calar del sole o con l’approssimarsi della notte trova il modo di fotografare le sue emozioni e tradurle in poesie molto belle. Pochi giorni fa ci ha spedito in redazione il suo terzo libro, una raccolta che ha un titolo bellissimo, Dipinto su tela d’aria. Ci sono pensieri e riflessioni sulla quotidianità, sulla natura, sulla fede e soprattutto la forza di immagini che fermano il tempo.
“Attraverso la poesia riesco a esprimere me stesso. Chi mi conosce e legge quello che scrivo, mi riconosce subito”. Il primo componimento poetico Omar lo scrisse quando aveva ancora 8 anni: era una filastrocca dedicata al Don Chisciotte. “Ho sempre avuto una predisposizione per i componimenti brevi. Amo la rima baciata, mi piace il suo ritmo, la musicalità. E spesso in pochi minuti riesco a scrivere l’ossatura del testo. Visto poi che non ho una grande memoria, amo appuntare accanto al titolo della poesia il luogo e la data in cui l’ho scritta. Per me scrivere è quasi una liberazione, ma ovviamente è anche divertimento. Visto anche il mio intenso stile di vita, per me scrivere è come andare a giocare a calcetto il mercoledì sera”.
A Omar chiediamo allora se esiste un fil rouge tra il suo lavoro e la passione letteraria. “La mia, presumo, è una natura sentimentale. Credo nella qualità di quello che facciamo. Con i miei clienti coltivo molto il rapporto umano, perchè mi viene naturale. Poi ad esempio con il denaro ho un rapporto particolare. Non penso mai ai soldi come fossero dei numeri e basta. Quando mi interfaccio con un cliente e iniziamo a parlare di mercati finanziari e investimenti penso soprattutto alla mole di sacrifici che c’è dietro, alle aspirazioni future, ai progetti, alla fatica e alla passione che il denaro nasconde. Ecco credo sia un fatto di sensibilità e in un modo del tutto particolare questa mia visione del mondo influenza quello scrivo e viceversa”.
L’ultimo pensiero va a un progetto che ci accenna appena, ma a cui tiene particolarmente e che forse un giorno vedrà una pubblicazione. Si tratta di cimentarsi nello scrivere un romanzo. E noi non vediamo l’ora di leggerlo.