
Con delibera n. 16 del 13 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la revisione dell’Asset Allocation Strategica (“AAS”) di medio-lungo periodo, la cui principale novità è l’introduzione, accanto alla gestione previdenziale, di una gestione separata per il Fondo Indennità di Risoluzione del Rapporto (FIRR), sulla base di quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione con delibera n.79/2023 del 29 novembre 2023.
A partire da tale data sono previsti due patrimoni separati:
• Fondo FIRR: il cui focus ha come riferimento la gestione finanziaria relativa alle attività derivanti all’indennità di risoluzione del rapporto;
• Fondo di Previdenza: con focus sulla gestione previdenziale della Fondazione e basato sul modello Liability Driven Investment a due portafogli (PTF Copertura e PTF Performance).
Nella medesima seduta è stata adottata la nuova Asset Allocation Strategica (“AAS”) per il FIRR.
Sulla base di quanto previsto dal Piano di Convergenza e dall’AAS è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il cronoprogramma degli investimenti e disinvestimenti per il 2024.
Seguendo il cronoprogramma approvato, nel corso del 2024 sono stati effettuati nuovi investimenti per oltre euro 1,1 miliardi (di cui 900 milioni per Previdenza e 258 milioni per la gestione FIRR) al fine di convergere all’asset allocation strategica e impiegare la liquidità per cogliere le migliori opportunità di impiego a breve.
Il Patrimonio complessivo della Fondazione al 31 dicembre 2024 ammonta a circa EUR 9,8 miliardi.
Il Portafoglio di Previdenza, che comprende il Portafoglio di Performance e il Portafoglio di Copertura, presenta un ammontare complessivo di circa EUR 6,9 miliardi, di cui oltre EUR 5,6 miliardi riferibili alla componente di Performance e circa EUR 1,3 miliardi alla componente di Copertura dedicata alla gestione delle passività previdenziali
Parallelamente, il Portafoglio FIRR, avviato ad inizio anno con finalità di gestione specifica delle risorse accantonate per le indennità di risoluzione del rapporto, registra un ammontare pari a EUR 2,9 miliardi.
Il tema della sostenibilità nel processo di investimento e nella gestione del patrimonio
La Fondazione crede che una gestione finanziaria che includa i fattori ESG (Environmental, Social and Governance) in tutte le decisioni di investimento abbia una ricaduta positiva sulla società nel suo complesso e consenta di migliorare la gestione del rischio del portafoglio. L’obiettivo della Fondazione è l’adozione di uno stile di gestione più sostenibile, che sia in linea con la mission della Fondazione, e che contribuisca a rendere l’attività profittevole nel tempo mitigando le esternalità negative.
Con l’approccio sostenibile, la Fondazione si impegna ad offrire una maggiore trasparenza non solo sul rischio e sul rendimento del patrimonio, ma anche sulla terza dimensione di “impatto”.
La firma dei PRI dimostra l’impegno nei confronti dell’investimento responsabile da parte della Fondazione ad incorporare attivamente i fattori legati alla sostenibilità nelle decisioni di investimento e nella gestione dei rischi, al fine di generare rendimenti sostenibili sul lungo termine.

L’impegno si riflette nel lavoro di redazione del Framework Annuale previsto dall’organizzazione UN PRI per l’anno 2024. In tale occasione, l’organizzazione UN PRI valuta il livello di sostenibilità dell’ente, nonché i progressi rispetto all’anno precedente e gli obiettivi in tema di investimenti sostenibili e procedure di selezione e monitoraggio degli investimenti.
Il Servizio Finanza ha arricchito l’attività di selezione degli investimenti, sia per il Public Market che per il Private Market, con una specifica analisi del livello di sostenibilità del prodotto finanziario proposto e della società proponente.
L’opera di razionalizzazione del portafoglio azionario effettuata durante il 2020 è andata nella direzione di aumentare la quota di investimenti sostenibili nel portafoglio della Fondazione, con nuovi investimenti in prodotti classificati SRI (acronimo di Investimento Socialmente Responsabile).
Periodicamente gli Uffici incontrano i gestori al fine di monitorare l’andamento dei fondi rispetto all’andamento dei mercati, gli sviluppi riguardo l’adozione delle pratiche di investimento sostenibili e, da ultimo, valutare la resilienza del portafoglio della Fondazione.
Infine, la Fondazione ha partecipato ai numerosi eventi e tavole rotonde organizzate dalle principali organizzazioni del settore degli investitori istituzionali (come, ad esempio, Itinerari Previdenziali e Mefop), con la convinzione che la collaborazione e lo scambio di opinioni sulle tematiche sempre più urgenti riguardanti la selezione e gestione di investimenti sostenibili, favorisca lo sviluppo di pratiche più responsabili per tutta l’industria del risparmio gestito.
Investimenti che favoriscono la collettività, l’ambiente e il Sistema Paese
La Fondazione Enasarco ha investito negli anni un ammontare considerevole di risorse in fondi di Private Equity, Private Debt e Fondi Infrastrutturali che, a loro volta, investono le proprie risorse nello sviluppo e nella crescita di imprese e società presenti in Italia e all’estero. Ad oggi, il portafoglio degli investimenti in Private Market (cosiddette asset class decorrelate) della Fondazione risulta essere investito per il 50% circa in Italia. Va altresì sottolineato, infine, il costante investimento della Fondazione in Titoli di Stato italiano o strumenti con sottostante i BTP. Al 31 dicembre 2024, tali investimenti ammontano a oltre Euro 950 milioni.