Totalmente infondata e strumentale la campagna diffamatoria contro Enasarco

La Fondazione Enasarco è sottoposta in queste ultime settimane a una vera e propria campagna diffamatoria, indiscriminata e strumentale, infondata e calunniosa, da parte di un giornale chiamato «La Notizia-Giornale».

In tre articoli usciti a poco distanza l’uno dall’altro, il giornalista Sergio Patti (ma non sappiamo se non si tratti di uno pseudonimo) ha raccontato una tale montagna di falsità, imprecisioni, scorrettezze, accuse prive di alcun riscontro da lasciare esterrefatti e attoniti e con una serie di interrogativi sulle origini e gli obiettivi di un tale attacco, mirato e insensato al tempo stesso.

La Fondazione ha già dato mandato ai propri legali di perseguire in tutte le sedi (penali e civili) «La Notizia-Giornale» così come qualunque altro mezzo di informazione che abbia ripreso o riprenda gli articoli o le notizie pubblicate dalla «Notizia-Giornale».

La richiesta di risarcimento del danno provocato dalla pubblicazione degli articoli indicati sarà proporzionata alla gravità estrema della diffamazione portata avanti in queste settimane, con l’annuncio che ogni euro che la magistratura deciderà come risarcimento danni a favore della Fondazione e dei suoi vertici verrà destinato all’assistenza degli agenti iscritti alla Fondazione.

In ogni caso, già in questa sede vogliamo con determinazione e puntualità fissare i seguenti fondamentali punti fermi in relazione alle principali falsità pubblicate:

  1. la Fondazione non ha mai investito né direttamente né indirettamente in Banca Etruria: non si capisce neanche lontanamente come un giornale possa scrivere una tale solenne falsità che non corrisponde a nessun dato di realtà.
  2. Gli iscritti e i pensionati Enasarco non hanno subito e non subiranno alcun danno dalla vicenda Banca Etruria per la semplice ragione appena indicata.
  3. Non c’è nessuna relazione, neanche indiretta, tra gli investimenti della Fondazione e la società Methorios di cui si parla negli articoli.
  4. Il comparto Newton di Futura Fund Sicav, di cui la Fondazione è stato investitore, non ha mai effettuato investimenti in alcuna delle attività di Methorios.
  5. Oltre al Progetto Mercurio di dismissione immobilare, portato avanti con successo anche in questi anni di crisi, l’unico disinvestimento di fondi immobiliari deliberato dal CdA è relativo al fondo Property II gestito da Optimum Asset Management e la cessione non ha comportato minusvalenze.
  6. La cassa al 16 dicembre ammonta a € 864 milioni: nessuno dei conti correnti della Fondazione ha rendimenti negativi. E la liquidità è in linea con gli obiettivi regolati e stabiliti dall’Asset Allocation deliberata dal CdA.
  7. Secondo il Regolamento Finanza, il Servizio Finanza è l’unico soggetto con poteri propositivi su investimenti e disinvestimenti. Le decisioni, viceversa, sono riservate al CdA.

Ma, al di là dei singoli punti e dei numerosi altri oggetto di diffamazione negli articoli pubblicati, quello che vogliamo qui ribadire con tutta la convinzione e la certezza delle buone ragioni è che la Fondazione, mai come ora, gode di una salute finanziaria di ferro. E forse è proprio questo che fa gola a coloro che con vari mezzi cercano di diffamare e indebolire la Fondazione. Ma, costoro, sappiano che non c’è spazio in Enasarco per chi non voglia agire con trasparenza e correttezza nell’esclusivo interesse degli iscritti.  

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