Enasarco, motore di sviluppo e rappresentanza

In un contesto nazionale che fatica a ridefinire i propri modelli di crescita e coesione sociale, la Fondazione Enasarco si distingue come esempio virtuoso di gestione previdenziale moderna e sostenibile. Oltre a garantire tutele essenziali per più di 220.000 agenti e rappresentanti di commercio, la Fondazione si conferma una leva strategica per la competitività delle imprese e un modello di governance partecipata tra i principali corpi intermedi del Paese.

I risultati parlano chiaro: +1,2 miliardi di euro nel patrimonio, un rendimento quadruplicato in quattro anni (dal 1,5% al 5,9%), saldo previdenziale positivo e riduzione dei costi commissionali. A questi si affiancano interventi di responsabilità sociale, come la cessione di immobili per l’emergenza abitativa nella Capitale.

Un percorso possibile grazie a una visione unitaria, che ha superato contrapposizioni settoriali, favorendo una gestione condivisa e inclusiva. Il rinnovo degli organi sociali in corso, sostenuto da una lista unica con tutte le sigle datoriali e sindacali più rappresentative, ne è la testimonianza concreta.

«Meno retorica e più infrastrutture istituzionali capaci di generare valore, fiducia e stabilità», sottolinea Giuseppe Capanna, direttore generale di Confesercenti e vicepresidente Enasarco. «Enasarco dimostra che un welfare costruito a misura delle categorie può essere un moltiplicatore di produttività e coesione».

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